Una misura che continua a sostenere il settore
Il Bonus Ristrutturazioni è stato confermato anche per il 2025, con alcune novità introdotte dalla Legge di Bilancio. La detrazione fiscale rimane al 50% per gli interventi sulla prima casa, mentre scende al 36% per le seconde abitazioni. Il tetto massimo di spesa agevolabile è fissato a 96.000 euro per unità immobiliare, recuperabili in 10 rate annuali.
Questa misura, introdotta nel 1997, ha contribuito negli anni a sostenere il comparto edilizio e a incentivare la riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano.
Quali lavori sono ammessi
Gli interventi che rientrano nel bonus comprendono:
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Manutenzione ordinaria e straordinaria
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Restauro e risanamento conservativo
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Ristrutturazione edilizia
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Interventi di efficientamento energetico (in alcuni casi cumulabili con Ecobonus e Sismabonus)
Attenzione alle regole
Gli esperti segnalano che è fondamentale rispettare le procedure per non rischiare di perdere la detrazione:
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Conservare fatture e bonifici parlanti
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Verificare la corretta comunicazione all’Agenzia delle Entrate
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Accertarsi che i lavori siano eseguiti da imprese regolarmente abilitate
Una svista burocratica può trasformarsi in una perdita economica significativa, vista la stretta normativa e i controlli sempre più frequenti.
Le prospettive future
In Parlamento si discute la possibilità di prorogare il bonus al 50% fino al 2028, per dare stabilità al settore e permettere a famiglie e imprese di pianificare con più serenità. Tuttavia, alcune proposte puntano a ridurre gradualmente l’aliquota al 36% già dal 2026, rendendo incerto lo scenario a medio termine.
🎯 Conclusione
Il Bonus Ristrutturazioni 2025 rappresenta un’opportunità concreta per chi intende riqualificare la propria abitazione. La chiave è informarsi bene, rispettare le regole e pianificare i lavori entro le scadenze, così da sfruttare al massimo un’agevolazione che continua a essere centrale per il settore edilizio italiano.